Nelle opere cinematografiche di Federico Fellini è sempre presente un personaggio che non appare mai nell’elenco dei protagonisti: è la Musica, che interagisce con tutti gli elementi presenti nel film e diventa una componente fondamentale della narrazione cinematografica. Fellini si affida sempre a mani sapienti per la scrittura della musica dei suoi film: indimenticabili i temi scritti da Nino Rota per il suoi più importanti capolavori come La strada, La dolce vita, Amarcord, per citarne alcuni. Nel 2020, in occasione della ricorrenza del Centenario della nascita di Federico Fellini, la New Talents Jazz Orchestra, diretta da Mario Corvini, presenta il progetto musicale “Fellini e la musica”, ideato e curato da Maurizio Miotti. Ospite d’onore sarà il clarinettista Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi odierni a livello internazionale.
Il concerto “Omaggio a Duke Ellington“ ripercorre le tappe più importanti della storia di Duke Ellington e della sua orchestra, partendo dal periodo del Cotton Club per passare poi alla collaborazione con l’alter ego di una vita, Billy Strayhorn, arrivando alla produzione delle Suite nella parte conclusiva della sua carriera.
La rassegna “Il jazz va al cinema” è una rassegna musicale ideata e curata da Maurizio Miotti, composta da otto concerti che hanno come trait d’union l’incontro fra la musica jazz e il cinema. Durante i concerti saranno proiettate alcune clip video, create dai film originali, durante le quali la New Talents Jazz Orchestra suonerà brani tratti dalle colonne sonore dei film e rielaborati in chiave orchestrale.
Il progetto musicale “Original Music” nasce dall’incontro fra il pianista Enrico Pieranunzi e la New Talents Jazz Orchestra, orchestra jazz formata da giovani talenti guidati dal trombonista e arrangiatore Mario Corvini. E’ un incontro fra uno dei più famosi pianisti jazz a livello internazionale e una delle orchestre jazz più interessanti a livello nazionale, che sceglie di rivisitare in chiave originale alcune delle composizioni più note di Pieranunzi, arrangiate da Mario Corvini e dallo stesso Pieranunzi. Brani come Soft journey, The real you, Night Bird (diventato uno standard jazz noto in tutto il mondo grazie al trombettista Chet Baker) faranno parte del repertorio del concerto, insieme a due composizioni del direttore Mario Corvini.
Our Monk è un progetto musicale dedicato interamente a Thelonious Monk, artista eclettico e originale, che ha rappresentato la sfera bebop a New York.Dagli anni ’40 ad oggi, le sue composizioni sono tra le più suonate nel repertorio jazz, ma gli arrangiamenti, pensati e realizzati ad hoc dai giovani talenti della band, daranno una visione della sua musica fuori dagli schemi strutturali. Il materiale compositivo di Thelonious Monk è il punto di partenza delle composizioni originali realizzate dall’orchestra, che opera trasformando i pattern e i riff originari in opere nuove, così da mantenere una linea stilistica unica, rendendo l’opera fluida e innovativa.
Nel progetto Extempora la New Talents Jazz Orchestra presenta una proposta musicale basata su due concetti: il primo si raffigura in sette partiture che compongono l’opera prima dell’orchestra, con ospite al sax soprano e contralto Daniele Tittarelli, uno dei più grandi talenti solistici italiani, nella quale vengono realizzati brani strutturati composti appositamente da Tittarelli e da Mario Corvini, ideatore e direttore della NTJO. Gli arrangiamenti sono ben delineati, con ampi spazi solistici per l’ospite e per alcuni giovani solisti, con forme metriche temporali avulse da ogni logica meccanica e un concetto di ricerca sempre più incisivo della totalità. Nella seconda parte s’intraprende il viaggio attraverso la creatività illogica e istintiva, tema da cui il progetto prendere spunto, con solisti che propongono idee melodiche e con la direzione musicale che permea il tutto in un unico blocco, canovacci che prendono vita restituendo al pubblico la propria visione della musica, nella fattispecie il Conducting, una visione interpretativa che ha radici ben salde dentro le esplorazioni dagli anni sessanta e settanta, con il grande “condottiero” Butch Morris maestro della creatività orchestrale.
Quando si parla delle grandi orchestre di musica jazz viene spontaneo pensare all’orchestra di Count Basie, una delle orchestre più longeve della storia del jazz. Il concerto “I classici dell’orchestra di Count Basie” propone i brani più famosi nati dalla collaborazione di Basie con grandi arrangiatori quali Neal Hefti, Frank Foster, Sammy Nestico, Quincy Jones ha portato l’orchestra di Basie.
La rassegna “Guida all’ascolto” è costituita da una serie di concerti organizzati secondo la forma della lezione-concerto: i brani scelti e suonati dall’orchestra verranno illustrati al pubblico, con interventi al fine di evidenziarne le caratteristiche e le peculiarità dal punto di vista stilistico, tecnico-strumentale, orchestrale, storico, ecc.